mercoledì 7 agosto 2019

Robertino



Ciao Roberto,
sono oramai passati una ventina di giorni da quando ci hai lasciati,solo ora sto iniziando a metabolizzare,a capire quello che è successo,quello che il fato,quel qualcosa che a quasi 60 anni di età ancora non riesco a capire e soprattutto non riesco ad accettare,ha combinato,volendoci privare di te,una persona unica e splendida quale eri tu.
Era più di un anno che non scrivevo più su questo mio storico ,attempato e un po arrugginito blog,e sicuramente questo era il tipo di post che non avrei mai pensato ne tanto meno voluto scrivere,ti ripeto mi ci sono voluti 20 giorni per capire che il prossimo Settembre non ti avrò "fisicamente" di fronte a Bologna...Solo Dio e la Carla sanno quanto ho fatto e indagato per averti di fronte a Bologna,purtroppo tutto questo non è durata un gran che di tempo.
In questi 20 giorni,ho letto e sentito molti commenti su di te caro Robertino,tutti belli e positivi,del resto c'è poco da dire,senza essere ne retorico ne troppo mieloso,sei stato veramente una bella persona,solare,trasparente,leale e aggregante con gli amici. Siamo prossimi a festeggiare i nostri vent'anni di amicizia,lo faremo lo stesso,malgrado tutto,mi ricorderò dei primi viaggi fatti insieme in Germania a caccia di "robine" che tanto ci piacevano,mi ricorderò delle colazioni di "plastica" fatte all'ETAP di Ingolstadt con Pino che strabuzzava gli occhi quando vedeva gli "iuster che se spremeno",mi ricorderò delle due notti insonni passate con te a Langebruck che mi hanno permesso di smettere di fumare,ma questo è il nostro piccolo segreto,vero Robertino?
Non voglio dilungarmi più di tanto,anche perchè sono sicuro che questo genere di cose non sia neppure di tuo gradimento,ma ho fatto questo, ho scritto queste due cose,anche per ringraziare quell'entità,qualora esistesse, di avermi dato il privilegio,un giorno di quasi vent'anni fa,di fare in modo che le nostre strade abbiano avuto la magia di incrociarsi,per me ripeto è stato un grande privilegio e onore averti avuto come amico.
E ora vorrei concludere questo breve pensiero proprio nel modo in cui iniziavano le nostre frequenti telefonate : "Ciao Maestro ! Ciao Robertone come va?" ( ti ho sempre chiamato Robertone e mai Robertino,niente diminutivi per te....)
Un abbraccio forte alla moglie Gabriella,alle tue dolci bimbe e a tutta la tua famiglia....
Alessandro

PS Vivrai sempre nel cuore di chi ti ha voluto bene,nel mio cuore c'è tanto spazio per te.