Senza ombra di dubbio nel mio percorso prima collezionistico e successivamente di commerciante mi sono imbattuto in ogni genere di stranezza al limite della credibilità,di oggetti,di indumenti modificati dopo la fine della guerra,un momento in cui la gente non aveva niente e aveva bisogno di tutto...
Non vi saranno "sfuggiti" elmetti rismaltati e riadattati a pentole e scolapasta da piccole industrie nate subito dopo la fine della guerra,stessa sorte subita anche dai contenitori di maschere antigas,sempre a livello industriale,ricordo di aver visto i "vecchi" dispensatori a pompa di DDT,con il contenitore della polvere ricavato dai porta spolette delle bombe in bakelite!
Ci sarebbero altri diversi esempi di materiale riciclato e riusato per altri usi dopo guerra,ma,il massimo dell'ingegno lo si riscontra nella fantasia del singolo,come nel caso di questi pantaloni corti tropicali della Wehrmacht trasformati in zaino,ovviamente questo può essere avvenuto in periodo di guerra,in prigionia o dopo la guerra,stabilirlo con precisione è pressochè impossibile.
Mi ricordo qualche anno fà in un mercato in Germania,di aver visto una borsa,tipo quella con i manici che le casalinghe di una volta usavano per fare la spesa,costruita interamente utilizzando spalline tropicali da camicia della Luftwaffe! La mente mi riporta a giacche in panno da combattimento,trasformate in perfette giacche Tirolesi,con i loro tipici smerli,mi brucia ancora molto una giacca Allgemeine SS e una 43 a due fori,da me recuperate anni addietro,che erano state "Tirolesizzate" dopo guerra...
Per il resto,aspettando Milano a fine mese,stò lavorando molto sul sito,ho notato con piacere che la nuova sezione delle "occasioni" piace ed ha riscontrato subito un discreto successo.
In questo mese,inizierò a mettere nella sezione Alleati del materiale Americano della guerra del Vietnam molto interessante,provveniente da una delle più complete collezioni in Italia di questo genere di materiale.
Saluti a tutti,
Alessandro
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Milano -23
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