giovedì 9 marzo 2017

Ciao Biondo....


         


....."Caro Targetti,a sessant'anni smetto con questa roba." Erano anni che ogni volta che ci vedevamo mi ripetevi questa frase,e non scherzavi,sempre serio,deciso e convinto di quello che dicevi,e ne ero convinto anch'io che avresti fatto quello che affermavi,ti conoscevo troppo bene,di acqua sotto i ponti del Bisenzio ne è passata da quella sera che ci incontrammo per un paio di pantaloni 44,eravamo nella soffitta della casa dei tuoi genitori,era il 1989,sono passati 28 anni,nonostante tutti questi anni,mi pare ieri.
"Caro Targetti,a sessant'anni smetto con questa roba" me lo dicesti anche la scorsa settimana,in uno di quei giovedì in cui ci si vedeva,come di consueto, da una vita,fatalità si parlava di Alessandro Raspagni che ci aveva lasciato prematuramente e all'improvviso,la cosa ti aveva molto toccato,mi avevi raccontato che eri molto amico di Alessandro.
So in partenza che questa cosa che sto scrivendo non ti piacerà,il tuo stile di vita non contemplava queste cose,ma credimi,è appena un'ora che ho appreso la triste e brutta notizia e non faccio che piangere. Non so come ti vorrei ricordare,forse mi è più congeniale ricordarti nella tua fase di uomo maturo,quella dei capelli corti per intendersi,anche se devo ammetterlo che eri un personaggio anche con i capelli lunghi e con lo Squalo.
"Caro Targetti,a sessant'anni smetto con questa roba" Eh si questa roba,non ne voglio parlare tanto di questa roba,che tanto ci accomunava,quanta ne hai vista,quanta ne abbiamo vista,era sempre un piacere vederti e parlare con te di questa roba,quante cose ho imparato da te su questa roba e non solo di cenci militari,anche di molte altre cose della vita,sei stato sempre buon maestro e consigliere.
"Caro Targetti,a sessant'anni smetto con questa roba" Eh no,Caro Ercoli,qualcuno ha deciso diversamente,non so come questo qualcuno prenda le sue decisioni,ma a volte mi lascia molto perlesso.... Oggi dopo che ho cercato di contattarti senza successo per tre volte,ho capito che c'era qualcosa che non andava. Non so a questo punto dove sarai,ma sappi bene che la tua memoria vivrà per sempre in me.
Ciao Gianluca,mi mancherai.
PS "Ricordati sempre, che quando paghi la spesa alla cassa di un supermercato,la cassiera non ti chiederà mai se i soldi vengono da una giacca SS o da un paio di ghette Americane..."

5 commenti:

Bellagino ha detto...

Ciao Biondo...

Anonimo ha detto...



Caro Alessandro

Due sere fa ho saputo di quanto accaduto.

Gianluca, il “Biondo”, non era mio amico e, forse, non posso neppure ricordarlo come un conoscente proprio perché in tanti anni lo avrò incontrato una quindicina di volte, cercando sempre di non sovrapporre le mie ricerche alle sue.

Non mi piacevano neppure certi suoi atteggiamenti anche se, devo riconoscerlo, ero io che invadevo la casa altrui.

Nonostante tutto non riesco a non pensare al fatto che non ci sia più perché, nonostante lo avessi incontrato poche volte in circa trent’anni, era una presenza che, in qualche modo, mi accompagnava ogni volta che iniziavo la ricerca.

Sapevo che era “passato” perché me lo dicevano, sapevo che sarebbe passato, perché magari lo precedevo evitando i fatidici lunedì e giovedì.

Lo ricordo con i capelli lunghi e quando lo appellai “Gesù” facendolo arrabbiare ed era una delle prime volte che andavo per magazzini.

Tre decenni sono passati e quando lo rividi, circa un anno fa, notai i due seggiolini (io ne avevo solo uno) e capii che in qualche modo avevamo fatto la stessa strada, quella strada che per lui si è interrotta ma che per me spero continui, e per molto, non certamente per la “roba” ma per mia figlia.

Mi spiace sinceramente per Gianluca, di cui ho sempre ammirato la capacità di vedere molto lontano, ma mi rattristo anche e soprattutto per chi lascia.

Un forte abbraccio

Francesco

Anonimo ha detto...

Entrando a Novegro eri il primo che io e mio fratello passavamo a salutare solo per il piacere di far due chiacchere. Alla prossima edizione di Novegro passeremo comunque dal tuo stand anche se purtroppo non ci sarai per altre 2 chiacchere.
Ciao Gianluca
Giorgio e Gianni

Anonimo ha detto...

CONDOGLIANZE

CARLO

Anonimo ha detto...

Ho saputo di Gianluca ieri sera, lo ricordo con piacere quando, negli anni 90, andavo a Prato a trovare lui e Alessandro. Ho ancora in collezione cose sue, ruspanti, di prima mano. Non ci sentivamo da tanto tempo ma lo ritengo uno dei pochissimi amici che ho in questo mondo sempre più malato che è il collezionismo militare. Con lui se ne va un pezzo di storia della militaria italiana; ciao Gianluca.

Luca